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Esperienza...?

Oggi giornata di fancazzismo: stamattina shopping con mammà (ho comprato un pantaloncino verde limone FA-VO-LO-SO!) e nel pomeriggio un po' di camminata-corsa sul tapis roulant (tres chic). Tutto il resto è cazzeggio, giusto un'oretta di studio prima di connettermi, stasera.
Riflessione fatta durante un discorso con mia madre, oggi pomeriggio (l'ho lasciata senza parole, i'm the best! :-PPP): Lei si ostinava a dire che, con l'esperienza di anni di vita, mi poteva dire che il mondo va avanti a raccomandazioni. Io le rispondo che IN ITALIA il mondo va avanti a raccomandazioni e, se pure con la vecchiaia dovessi arrivare alla sua stessa conclusione, ora sono contento di essere un 22enne che non si inginocchia incondizionatamente al potere e non è cresciuto colluso, con l'idea che "le leggi sono queste, ma il modo di comportarsi è quest'altro". La cosa che mi sconvolge è la quantità di coetanei che sono pienamente integrati nel "sistema": come si fa a immaginare una vita interamente basata sul clientelismo e sull'abrogazione della meritocrazia? Come si fa a 20 anni ad avere come esempio massimo da seguire Silvio Berlusconi? Come si fa a non indignarsi per le ripetute e reiterate violazioni della libertà personale, della legge e perfino del buon senso? Magari arriverò alle stesse conclusioni di mia madre, ma per il momento sono contento di avere ancora la forza e la voglia di incazzarmi.

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Serata apatica, ho studiato tutta la giornata - e ora conosco a menadito l'evoluzione sociale ed economica dei gruppi neolitici da quando razzolano in bande agli insediamenti protourbani - e stasera ho guardato qualche puntata di Sex and the City. Mi sento un po' inutile, avete presente? Bah. Spero nel sonno rifocillatore. 'Notte.

Ragazzo (sic!) #6 (sì, e un po' di cose sparse)

Domani secondo appuntamento col 40enne. Insomma, quanto conta l'età? E quanto la voglia di trovare qualcuno che ci capisca? Ma soprattutto, riuscirò mai a non crearmi aspettative? Non ci conosciamo nemmeno e già sto a pensare che, se dovessimo creare qualcosa, lui poi fra 20 anni ne avrà 60 e io 46, cioè io sarò al punto in cui lui è ora e lui, boh, non me lo immagino. Ma poi, dopo 20 anni passati insieme, quanto potrebbe mai importare la differenza d'età? Forse ho solo egoisticamente paura di rimanere solo anzitempo, con una vita di ricordi davanti agli occhi e i giorni della vecchiaia ancora tutti lì. No, non è questo che voglio, passare la vecchiaia da solo. Qualcuno ha mai letto " New York New York "? Tutto molto romantico, ma alla fine il cuore mi si stringe al pensiero della solitudine. Che poi sarebbe anche quello che mi darebbe la spinta ad abbassare le difese, se trovassi uno con cui riuscire a legare. Una risposta alla solitudine che potrebbe finire in soli