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" Oh, ecco: l'ho fatto! Da oggi non lavoro più presso la mia vecchia ditta, mi sono licenziato un mese fa e ora sto per iniziare l'Università qui in Germania, a Magonza; e sto per ricominciare con la triennale, eh, mica la biennale, ché a noi ci piace buttare alle ortiche gli anni di studio passati. Oggi ho seguito uno strano rituale, durato circa due ore, in maniera molto meticolosa: ho cancellato tutte le mail scambiate in questo anno e mezzo, ho cancellato i contatti dal messenger aziendale, i file su cui ho lavorato, quelli scambiati coi colleghi, la cronologia del messenger; insieme alla pulizia della scrivania, mi è sembrato in questo modo di cancellare le mie tracce," Così iniziava un post che avevo iniziato a scrivere un paio di mesi fa, nel quale volevo raccontare degli ultimi avvenimenti; post rimasto incompleto e tanto vale che ricominci daccapo... Avete presente quando avete così tanto da dire che non sapete da dove cominciare? Quando l'ultimo
È ora di andare a dormire e sto ancora qui davanti al pc. Non voglio andare a dormire. Poi domani dovrei svegliarmi ed affrontare un altro giorno. A questi livelli di apatia non ero mai giunto e sinceramente ho un po' paura. La situazione economica è sempre peggiore, sto facendo la PEP per colpa di una disattenzione con il ragazzo HIV+ col quale mi sto frequentando, il tedesco mi scoraggia sempre più e mi sento sempre più un coglione, gli amici di Francoforte non si fanno sentire se non sono io a contattarli - quindi a questo punto anche un gran "VAFFANCULO" -, quelli italiani hanno problemi loro, come si fa a fare un Referat?, non ne ho idea e ne devo fare uno per ogni corso che sto seguendo, il medio egiziano, ma chi me lo ha fatto fare?, chi me lo ha fatto fare proprio di lasciare il lavoro, smettere di vegetare dove stavo e iniziare una cosa per cui boh ho davvero interesse?, il problema è sempre che non so cosa voglio fare, non mi vedo da nessuno parte nel mio fu

Vedo la gente scema.

Considerando che proprio ieri ho avuto la mia ultima disavventura, mi sono sentito addosso quella sensazione da: "Ancora??? Ma uno normale DOVE CAZZO LO TROVO?" e mi sono soffermato a pensare a come sono andate le ultime prove di corteggiamento made in Ffm... C'era il tipo che dopo un primo appuntamento fichissimo a passeggiare e parlare tutto il tempo, "ti voglio rivedere" ( wow , considerando la media dei gay qui), il giorno dopo scompare e non lo senti né vedi più; Quello che abita vicino a casa mia, va a lavoro vicino al mio ufficio, mi accompagna in macchina, pausa pranzo insieme e poi dopo un mese si innamora di un altro e tanti saluti al fico  (come si dice dalle parti nostre); Quello che si è trasferito da quattro settimane da Londra, è tenero, passiamo il tempo a letto a ridere e sorridere e scherzare, ci mandiamo messaggini teneri (corrisposti, magia!) ed esco già con i suoi amici e poi dopo una settimana decide che Francoforte gli fa schifo,

KIDS 2012 | P&G LONDON 2012 OLYMPIC GAMES

Bel video, eh. Mi piace pensare che, nonostante alcuni genitori (estendiamo un po' il concetto) abbiano difficoltà a mostrarlo, ci vogliano comunque bene e siano emozionati per e interessati a quello che facciamo. E che magari sono solo problemi di comunicazione che ci tengono un po' distanti. Non so perché, ma ho pensato a quando u na delle ultime volte a casa dei miei ho guardato “A Wong Foo [...]” in tv con mia madre, e si vedeva proprio come non fosse a suo agio, che la cosa la metteva in imbarazzo. Ho pensato soprattutto a quando nel film si fa capire che il poliziotto che insegue i tre è gay e a lei esclama: “Insomma, sta diventanto un pervertito!”. Un pervertito. Piacere, Pepello, pervertito. No, non suona affatto bene. Però lo so che mi vogliono bene, e io voglio loro bene per questo.

3 anni in Germania

Oh, ecco... primo post dallo smartphone...vediamo un po' se funziona. Se sentite smadonnare da una direzione compatibile con la Germania, sono io che maledico l'applicazione, ché magari premo "pubblica" e mi cancella tutto, minimo... Ad essere sincero, faccio fatica ad associare l'attività dello scrivere un blog con lo smartphone, ma tant'è... tento. È da tanto che non scrivo sul blog e sono successe tante cose e bla bla bla, insomma, sì, quello che si dice sempre in questi casi. Ma la realtà è che non è successo nulla : io sono ancora qui a Francoforte, ancora a fare il tester, ancora senza ragazzo, ancora un po' spaesato. O forse sono eccessivamente duro con me stesso ("Mach dich nicht immer so klein", dice sempre un amico mio): se non ci sono intoppi, lascerò questo l.d.m. (acronimo la cui soluzione inizia per "lavoro" e finisce con "di merda") e andrò di nuovo all'università, conseguenza, questa, dell'aver a
Ich fühle mich im Moment sehr unter Drück und hab auch viel Angst, da ich weiß nicht wie es laufen wird und überhaupt nicht, was die Zukunft mir bringen wird, also ich mag nicht, der Schwebezustand in dem ich jetzt bin. Wie werde ich für meinen Unterhalt sorgen? Schaffe ich es, auf Deutsch zu studieren? Und was wenn nicht? Und meine Familie da in Italien und kann auch nicht frei reden, denn wer könnte mich dennoch helfen? Also das mit dem sich einsam zu fühlen, da kenne ich mich in der letzen Zeit gut aus, und ja, auch "in dem Sinn" einsam. Ich meine, im Moment habe ich weder eine Arbeit die ich mag, noch eine Perspektive auf was kommen wird, noch jemanden, der mich schützen will, und muss halt ja durchhalten und weitermachen, da ich ja Geld brauche und will mich auch nicht vergessen, aber wie schwierig ist das? Ich bräuchte Konzentrazion auf meinem Ziel und so, na ja, muss doch haben. Und am traurigsten ist es, dass ich meine Freunde nicht dabei fühle. Denn jeder will j