Domani secondo appuntamento col 40enne. Insomma, quanto conta l'età? E quanto la voglia di trovare qualcuno che ci capisca? Ma soprattutto, riuscirò mai a non crearmi aspettative? Non ci conosciamo nemmeno e già sto a pensare che, se dovessimo creare qualcosa, lui poi fra 20 anni ne avrà 60 e io 46, cioè io sarò al punto in cui lui è ora e lui, boh, non me lo immagino. Ma poi, dopo 20 anni passati insieme, quanto potrebbe mai importare la differenza d'età? Forse ho solo egoisticamente paura di rimanere solo anzitempo, con una vita di ricordi davanti agli occhi e i giorni della vecchiaia ancora tutti lì. No, non è questo che voglio, passare la vecchiaia da solo. Qualcuno ha mai letto " New York New York "? Tutto molto romantico, ma alla fine il cuore mi si stringe al pensiero della solitudine. Che poi sarebbe anche quello che mi darebbe la spinta ad abbassare le difese, se trovassi uno con cui riuscire a legare. Una risposta alla solitudine che potrebbe finire in soli
Complimenti per la citazione di un post all'insegna della mancanza di political correct in alcuni frazioni di società.
AntwortenLöschenAnche se io sinceramente non ho ancora sentito questa locuzione: evidentemente, i miei conoscenti saranno ancora per "pane al pane, coglione al coglione, gay al gay" (ma son gente di limitrofi paesini da 200 anime, quindi non posso metter la mano sul fuoco della loro contemporaneità).
Certo, esiste ancora il "frocio" come insulto, ma ha radici ben più lontane di noi gggggiovani.
Non so: è un tema che richiederebbe un sondaggio sballato dell'Istat, citazioni indesiderate famose, interviste d'esperti e un plastico a PortaAPorta. Come ogni cosa in questo paese...
Interviste di "sedicenti" esperti...
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