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Pensieri sparsi

Pensiero numero uno: nel napoletano (non ricordo dove, di preciso, ma non è affatto importante) circa duecento bambini/adolescenti africani sono stati ospitati per non ricordo quale incontro (nemmeno questo è importante) nell'aula magna dell'istituto Negri (questo è importante): fa ridere solo me?

Pensiero numero due: spero vivamente che la coppia tradotta in caserma per atti osceni bla bla bla stesse scopando immezzo la strada bloccando così il traffico, altrimenti ho paura per il mio futuro. In caso contrario, sarò stato uno dei tanti gay che vede dietro ogni cosa un attacco alla propria libertà.

Pensiero numero tre: esami a puttane, trasloco a casa dei miei per agosto (e poi a settembre devo cercare casa) e caldo, tanto caldo, noia, paranoia e apatia. Domani vado a mare, però. Evviva.

Kommentare

  1. N.1: No, da brava incoerente e incostante persa sotto la cappa del political-correct [bene/male del secolo], fa ridere anche me.

    N.2: A volte non so che pensare.
    Si passa dall'estremismo omofobico degli insulti perun abraccio, all'estremismo "omofilo" di una coppia lesbo che viola NotreDame de Paris per una cerimonia.
    Entrambe conclusasi in polizia, ma con conseguenze intolleranti diverse.

    N.3: E' agosto che inizia, con la sua aria sbarazzina di chi ti strappai libri e doveri di mano [mentre i liceali dovrebbero quasi iniziare, ahi.]

    Buona vacanza!

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  2. sono rimasto indietro con la pepello-story... non sei più a roma? o sei a napoli solo per agosto e poi ritorni a roma? o non sono fatti miei?

    ...caldo, tanto caldo, noia, paranoia e apatia... questo sembra scritto da me... però io al mare non vado (specie di domenica con le spiagge invase dalle selvagge famigliole italiane in libera uscita...)

    Evviva. Statti bene... ciao :-)

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Serata apatica, ho studiato tutta la giornata - e ora conosco a menadito l'evoluzione sociale ed economica dei gruppi neolitici da quando razzolano in bande agli insediamenti protourbani - e stasera ho guardato qualche puntata di Sex and the City. Mi sento un po' inutile, avete presente? Bah. Spero nel sonno rifocillatore. 'Notte.

Ragazzo (sic!) #6 (sì, e un po' di cose sparse)

Domani secondo appuntamento col 40enne. Insomma, quanto conta l'età? E quanto la voglia di trovare qualcuno che ci capisca? Ma soprattutto, riuscirò mai a non crearmi aspettative? Non ci conosciamo nemmeno e già sto a pensare che, se dovessimo creare qualcosa, lui poi fra 20 anni ne avrà 60 e io 46, cioè io sarò al punto in cui lui è ora e lui, boh, non me lo immagino. Ma poi, dopo 20 anni passati insieme, quanto potrebbe mai importare la differenza d'età? Forse ho solo egoisticamente paura di rimanere solo anzitempo, con una vita di ricordi davanti agli occhi e i giorni della vecchiaia ancora tutti lì. No, non è questo che voglio, passare la vecchiaia da solo. Qualcuno ha mai letto " New York New York "? Tutto molto romantico, ma alla fine il cuore mi si stringe al pensiero della solitudine. Che poi sarebbe anche quello che mi darebbe la spinta ad abbassare le difese, se trovassi uno con cui riuscire a legare. Una risposta alla solitudine che potrebbe finire in soli