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Inopportuno

Sono di nuovo, per il secondo SPLENDIDO weekend consecutivo, nella mia ridente (ma perché le cittadine sono sempre ridenti??) cittadina-senza-un-cazzo-da-fare e indovinate un po'? Stasera esco pure, con la mia sorellina e le sue amichette, mi sa che mi tocca un po' di gay-show, giusto per allargare gli orizzonti di queste pulzelle tutto fuso&principeazzurro. Bah.
Finalmente cambio casa, saluto i miei stupendi coinquilini, il mio adorabile compagno di stanza - che mi ha finalmente convinto che la singola è la mia via - e il buio totale che si diradava solo col sole a picco, verso le 12:00. Mi trasferisco al VomeVo e tanta cazzi (in napoletano "tanti" diventa "tanta", qualcuno mi sa spiegare perché?), ma alla fine sto nel pezzotto del Vomero, l'Arenella. Vado a casa di un mio ex-coinquilino, con cui so già che mi troverò bene, e soprattutto avrò una cazzo di connessione avvampirandomi la wireless del nostro padrone di casa un piano più sotto ;-) E ieri sera, indovinate un po'? Un ragazzo, che chiameremo G., col quale saltuariamente chatto, mi ha detto che 2 settimane dopo esserci lasciati, Egli era di nuovo sulla piazza: infatti si è sentito con G. per un po', prima di decidere che G. non fosse di suo gusto. La cosa ha del paradossale, visto che stiamo parlando di uno sconosciuto che bell'e buono mi inizia a fare domande sulla mia storia passata e quando non stavo già più capendo dove volesse andare a parare, mi chiede: "Non ti chiedi come faccio a sapere 'ste cose?
"; con la leggerezza con la quale un camion investe un cervo, il pensiero-cui-non-vorrei-pensare (TM) mi è ritornato in un botto. E stasera il mio amico che sarà il mio nuovo coinquilino, che chiameremo Antonio (ma che si chiama Antonio, in realtà), al cell mi fa': "Sai chi ho visto ieri in università?" e io mai a pensare che avesse visto Egli, ma invece è proprio Egli che ha visto, si sono parlati di sfuggita e ciao. La domanda è che cazzo ci facesse in una università, visto che Egli fa solo **mpini (c'è scritto pampini, eh, malpensanti!) e non studia certo. Ma ognuno va dove vuole, quindi non si può certo negargli il diritto di essere lì per poi permettere ad Antonio di dirmi che fosse lì e farmici pensare, a Egli, ancora una volta. Che con G. della sera prima, fanno due segnalazioni su Egli in due giorni, e con l'incontro fortuito di qualche settimana fa... in effetti non fa proprio niente. Adduce solo ulteriori motivazioni alla granitica mia convinzione che sia uno stronzo, e basta. Poi può fare tutti i pampini che vuole, ne ha tutto il diritto. L'importante è che ne faccia anche io, no? (dio... velatamente volgare, nevvero?). Ma no, ma no: l'importante è che non me ne frega, io vado avanti. E stasera, tanto per continuare ad andare avanti, mi godrò le faccine delle amiche quando inizierò a parlare di uomini, di storie passate, storie future, insomma, le solite cose quando "scoprono" che sei gay. Ma che sto dicendo? Avrei mai potuto scrivere un post più inconcludente? Bah. Saluti.

Kommentare

  1. Uff, ma perchè lasciare un commento in questo blog sembra sempre un'odissea? Scrivo, poi devo leggere le lettere, verificare e poi inserire nome e poi anche link! ;p ... chissà, forse Egli era all'università per scrivere il suo cell sulle pareti e sulle porte dei bagni!?!? Hai provato a controllare? ;P Un bacio! JWJ

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  2. aiuto...

    mi so' perso.

    cmq è vero il fatto del "tanta"

    lo sto ripetendo da 5 minuti come un fesso e rido da solo...

    aiuto

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  3. Uahuahuah, Oi Pè... Se fumassi erba saresti rovinato!

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  4. Ho seguito la storia di Egli incollata allo schermo come una telenovela (è solo banale voayerismo nostrano), comunque, si, l'importante e fregarsene e continuare ad andare avanti, come ti auguro.

    Ohhhh... il Week-end con le amiche della sorellina sono la cosa più bella che una sorella/fratello maggiore possano avere, dopo una settimana stressante: quindi tiriamo fuori tutti gli argomenti più scottanti e le vecchie storielle imbarazzanti.

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