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Aria di cambiamento

Avrei un po' di cose da raccontare: del turco frocio che non si accetta e a 29 anni è come qualunque gay che si è appena scoperto (il sesso è il male e l'amore non si trova da nessuna parte, "ma perché i gay vogliono solo scopare? Allora io non sono gay", etc. Cocco, la porta è quella); del rewamp di Marco, che prima mi contatta, scopiamo e poi non si fa più sentire (comunque mi costava sempre un'occhio della testa andare fino a Wies e c'è sempre quel piccolo problema della passività: meglio così); del modello che prima mi aspetta una settimana tampinandomi, poi mi concedo e ora fa finta di non conoscermi (noto preoccupanti similitudini, magari sono io il problema...). Tutte cose alle quali non ho voglia di pensare e alle quali, quindi, accenno solamente, anche a me stesso, e poi via. Tutte cose che, comunque, mi stanno cambiando nonostante siano cose di poco conto; dopotutto mi piace (anche se, essendo puritana dentro, faccio fatica ad ammetterlo), mi sa quasi di maturazione, senza avere più le paure e i mille ingrippi che mi hanno caratterizzato fino ad ora. Non tutti via in una volta, ovviamente, però, ecco, mi va bene così.
Ho anche deciso oggi, dopo lunga maturazione (giusto un paio di secondi) che devo darmi da fare per cambiare la situazione nella quale verso. Se è vero che mi si dischiuderà un mondo dopo aver imparato il tedesco, allora concentrerò i miei sforzi sull'impararlo. Ho in mente una sorta di clausura settimanale interrotta solo nei weekend, una rigida disciplina che mi permetta di arrivare a casa dopo lavoro, studiare e arrivare al giorno dopo comunque non troppo stanco. Ho bisogno di avere un obiettivo, un ideale da perseguire, altrimenti rischio di rimanere impantanato qui a non far nulla, senza prospettiva alcuna se non continuare a rigirarmi i pollici. Ora, "ho deciso" sono parole grosse, in effetti. Diciamo che ho individuato il problema e il modo di affrontarlo, ma sono comunque troppo pigro per metterlo subito in pratica; soprattutto perché, in fondo, un po' mi sta bene stare qui a temporeggiare, fare il cazzo che mi pare e dare la colpa al mondo e alla congiuntura economico/astrale se non posso finalmente raggiungere la meta che mi sono prefisso. E' una lotta contro me stesso e, più del condizionamento che sento venire dagli altri, è incredibile come sia la mia arrendevolezza a condizionarmi. Come sopra, sto imparando lentamente a prendere piccole decisioni importanti ogni giorno, piuttosto che "passivare" tutto il tempo e fare il botto una tantum, non foss'altro che un futuro felice richiede, ok, una certa dose di imprevisti e pazzia, ma è comunque frutto di equilibrio. Da questo punto di vista, mi sento molto più equilibrato di diverse persone che conosco o che purtroppo frequento: non ho la necessità di apparire sempre il primo della classe, so riconoscere i miei errori e agire di conseguenza; devo solo farmi prendere di meno dal panico pel non saper che direzione prendere e direi che possa dirmi soddisfatto (fino al prossimo obiettivo, certo). Insomma, io almeno un obiettivo ce l'ho, non mi accontento di vivere alla giornata (nonostante ultimamente stia facendo proprio quello, donde il mio disagio dell'ultimo periodo). No, scusate, sto andando alla deriva verso un'arringa contro una persona che mi ha deluso molto e continua a farlo, it's not fair, la finisco qui.
Ad ogni modo, avevo pensato di cambiare casa, cercare un nuovo lavoro e tante cose belle per cambiare almeno esteriormente la mia esistenza: balle! Questo weekend è pieno già di impegni, quindi rimando a lunedì, ma da lunedì si cambi aria, almeno nella mia testa.
Per una Italia del fare.

Kommentare

  1. AHHHH quindi tu sapresti ricoscere i tuoi errori!!!!!!!!!!!!!

    questa è bella!

    ragazzo di periferia

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  2. Bello commentare dal comodo anonimato, complimenti. E no, non mi va di giocare ad indovina chi: se vuoi avere una discussione con me e non lasciare la provocazione cadere semplicemente nel vuoto, renditi riconoscibile e parliamo.

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