A quanto pare sto cercando lavoro in Germania. E' successo tutto in fretta. Sarei dovuto scendere ad Agropoli, lasciando Napoli, e cercare qui un lavoro per almeno otto mesi. La cosa mi stava deprimendo, poi ne ho parlato con mia sorella, lei mi ha consigliato, come già aveva fatto altre volte, di andarmene finalmente in Germania visto che avevo il tempo e io mi sono sentito rincuorato e ho deciso di andare. In effetti, non ho pensato a niente, se non che mi stavo liberando di Agropoli. Ho pensato che in qualche modo io e Mario ce l'avremmo fatta e tanto mi è bastato, non mi sono posto altri limiti se non quelli della lingua che devo imparare e del lavoro che devo trovare. Ho fatto i conti senza tenere presente che non posso comandare Mario e non si sarebbe dovuto per forza comportare come io ho sperato. E ora stiamo parlando di come andrà, se ce la faremo, quanto staremo male, che perderò più di quello che troverò, io ho pensato a me tu pensa a te, non ci vediamo se no stai male, ho la febbre ma è solo per non vederti e non stare male, se te ne vai e non ci lasciamo, statò malissimo, se te ne vai e ti lascio, starò male e avrò il rimpianto a vita. Insomma siamo ad uno stallo. Sono felice di andarmene, ma una cosa del genere annullerebbe tutta la felicità che posso provare in questo momento. Lo so, poi, come andrebbe a finire: cercherei di non stare male, rinchiuderei tutto dentro e rimanderei l'analisi; l'ho fatto con nabono, lo farei anche con Mario. No, ammetto di non averci pensato, credevo che sarebbe andato tutto per il meglio. Però ora, sinceramente, il problema si pone. E io sono ambizioso, voglio e pretendo una vita migliore di quella che potrei avere in Italia, a Napoli o dove sia. Ho detto spesso a Mapi che il "meglio" è il peggior nemico del "bene". Solo che lui abita già in un paese civile ed si stava parlando di un problema passeggero o di stronzate. Chi lo sa che non abbia già il meglio, magari sono solo accecato dal miraggio di una vita migliore. E poi, come farei a stare in Germania sapendo che la persona che ho lasciato qui, soffre? E come farei a resistere al rimpianto di ciò che ho lasciato qui, se dovesse andare tutto male? Boh. Non lo so. Sembrava tutto semplice, tutto facile, tutto bello, tutti felici. Magari.
Sono tornato da un'ora da un giro con la mia Amicazza, solito giro per la piazza, il corso, puntatina al negozio etnico - dove ho acquistato un simpatico bracciale in cuoio, già penso a quando puzzerà a mille pesti! :-( - e via a prendere un calzone/gelato/drink/fetta di pizza da qualche parte, altri 5 minuti di passeggiata e via a casa. La cosa sarebbe anche terribilmente noiosa se non fosse per la compagnia. Ma oggi, sorpresa! Saliamo su Agropoli alta (il promontorio di Agropoli che ospita la cittadina medievale) e guardiamo il panorama (oserei dire "come al solito"). Facciamo per scendere e un gruppo di sgallettate ci passa davanti, turisti - sembrava del napoletano - che si fanno la foto ricordo nel centro storico ("come al solito") e scendono per gli scaloni festanti e gioiosi, direi proprio gayi. La vista di questa allegra combriccola (con annessa ragazza - lella? - a seguito) mi ha un po' rattristato: vorrei anche io una compagnia ricchiona, ma fino a...
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