Ecco qua, mi sono laureato, dall'8 mattina sono ufficialmente dottore in beni archeologici. Che culo. Progetti per il futuro? Master a gennaio, quindi fino ad allora dovrò lavorare per pagarmi il master stesso e la mia permanenza a napoli, a meno che i miei non siano spinti ad un estremo atto di compassione e decidano di mantenermi almeno fino a che non abbia trovato lavoro. Certo, trovare lavoro ora vorrà dire cercare un ago in un pagliaio, vorrà dire piegarsi a qualche sacrificio, ma in tutta sincerità non mi sento ancora pronto ad affrontare una trasferta (che poi sarebbe definitiva) in germania e lasciare Panz qui, senza vederlo più. Quando mi si è parata davanti la possibilità del master, l'ho presa al volo. Nel frattempo, cercherò di migliorare il mio tedesco, spero di poter leggere un po' dei libri che non ho avuto modo di leggere e magari anche un po' di attività fisica anti-panciadelcommendatore.
Comunque non è andato tutto rose e fiori: il mio relatore non mi ha praticamente degnato di attenzioni per tutta la durata della mia ricerca (che ho svolto a tempi di record in un mese, non riesco a crederci) e, non contento, non ha letto la mia tesi, non si è presentato alla seduta e mi anche presentato via lettera in un modo che definire vergognoso è dir poco. Se lo acchiappo, lo ammazzo!
Quello che mi fa più male, comunque, non è tanto la delusione per il comportamento del prof., quanto quella per il comportamento dei miei "amici": a parte qualche fedelissimo (che non mi aspettavo, poi), sono tutti venuti a mangiare qualcosa vicino al luogo della laurea, non sono certo venuti alla mia laurea... se non gli avessi fatto uno squillo, non sarebbero venuti nemmeno alla proclamazione. Mah. Mi chiedo perché dia così tanta importanza a persone che non la meritano, evidentemente. Ho creato un account facebook solo per poter essere in contatto con loro: da quando erano tutti su facebook, le cose si decidevano lì e io ero semplicemente tagliato fuori. Che razza di amici sono se non prendono nemmeno un cazzo di cellulare e mi mandano un sms per avvertirmi dei progetti? Boh. E comunque, sbaglio io a dare loro tutta questa importanza; dovrei fregarmene, ecco. E' però da quando mi sono lasciato con Fabrizio, da quando per stare con lui ho lasciato andare gli amici di allora, che non riesco a ricreare una mia compagnia. Madonna ma quante volte l'ho detto? Ale a Ferrara, Mapi in Germania, Antonio a Piedimonte, i miei amici stretti sono sempre stati loro e non è la stessa cosa quando si abita distanti e si vorrebbe avere i propri amici vicino. Santo Mario pensaci tu, ma non posso coprire sempre lui dei miei sfoghi, e poi di lui con chi parlo? :pp
Ad ogni modo, dovrei sentirmi realizzato (almeno in parte) per l'università e invece penso a come fare a rimanere a Napoli, se no, i miei mi riprendono ad Agropoli: come vivere a Roma e poi doversi trasferire improvvisamente a Canicattì (si scriverà così, poi?). E penso che vorrei tanto sapere cosa fare, ora che almeno la triennale è in saccoccia, ma la realtà è che non so cosa fare, non so come e dove orientare il mio futuro. A sensazione, dico che non farò mai l'egittologo; secondo me finirò a fare il barista o il bidello, o l'impiegato, ma comunque non vedo prospettive per il mio corso di studi. Sarà poi così male rimanere in Italia? E la Germania è davvero la terra promessa? Bah, chi lo sa. Poi quei deficienti dei miei compagni di università si lamentano che non appena hanno finito la triennale, subito hanno iniziato la biennale e non hanno avuto tempo di riposarsi, ma BEATI VOI che almeno avete qualcosa da fare! Io non so se corrisponda a verità o sia solo il parto della mia mente, ma al momento mi sento veramente galleggiare nel vuoto, con amicizie che non reputo tali, un lavoro da trovare al più presto e soldi da portare regolarmente a casa, quando fino ad ora mi sono limitato a lavorare saltuariamente: è un bel cambiamento, non c'è che dire, non pensavo fosse così. Forse sono solo troppo pigro e fraccomodo. Non sono fatto per le incertezze, mi blocco quando ce ne sono, mi fermo, faccio prima il punto di tutta la situazione, delle variabili, annessi e connessi, e poi riparto, ma nel frattempo perdo tempo e mi danno, come ora. Cazzo un po' di iniziativa! Ok, ok, torno a Napoli e faccio faville, lo so già: basta volerlo e impegnarsi. Ma si, ci credo.
Buonanotte blog.
Comunque non è andato tutto rose e fiori: il mio relatore non mi ha praticamente degnato di attenzioni per tutta la durata della mia ricerca (che ho svolto a tempi di record in un mese, non riesco a crederci) e, non contento, non ha letto la mia tesi, non si è presentato alla seduta e mi anche presentato via lettera in un modo che definire vergognoso è dir poco. Se lo acchiappo, lo ammazzo!
Quello che mi fa più male, comunque, non è tanto la delusione per il comportamento del prof., quanto quella per il comportamento dei miei "amici": a parte qualche fedelissimo (che non mi aspettavo, poi), sono tutti venuti a mangiare qualcosa vicino al luogo della laurea, non sono certo venuti alla mia laurea... se non gli avessi fatto uno squillo, non sarebbero venuti nemmeno alla proclamazione. Mah. Mi chiedo perché dia così tanta importanza a persone che non la meritano, evidentemente. Ho creato un account facebook solo per poter essere in contatto con loro: da quando erano tutti su facebook, le cose si decidevano lì e io ero semplicemente tagliato fuori. Che razza di amici sono se non prendono nemmeno un cazzo di cellulare e mi mandano un sms per avvertirmi dei progetti? Boh. E comunque, sbaglio io a dare loro tutta questa importanza; dovrei fregarmene, ecco. E' però da quando mi sono lasciato con Fabrizio, da quando per stare con lui ho lasciato andare gli amici di allora, che non riesco a ricreare una mia compagnia. Madonna ma quante volte l'ho detto? Ale a Ferrara, Mapi in Germania, Antonio a Piedimonte, i miei amici stretti sono sempre stati loro e non è la stessa cosa quando si abita distanti e si vorrebbe avere i propri amici vicino. Santo Mario pensaci tu, ma non posso coprire sempre lui dei miei sfoghi, e poi di lui con chi parlo? :pp
Ad ogni modo, dovrei sentirmi realizzato (almeno in parte) per l'università e invece penso a come fare a rimanere a Napoli, se no, i miei mi riprendono ad Agropoli: come vivere a Roma e poi doversi trasferire improvvisamente a Canicattì (si scriverà così, poi?). E penso che vorrei tanto sapere cosa fare, ora che almeno la triennale è in saccoccia, ma la realtà è che non so cosa fare, non so come e dove orientare il mio futuro. A sensazione, dico che non farò mai l'egittologo; secondo me finirò a fare il barista o il bidello, o l'impiegato, ma comunque non vedo prospettive per il mio corso di studi. Sarà poi così male rimanere in Italia? E la Germania è davvero la terra promessa? Bah, chi lo sa. Poi quei deficienti dei miei compagni di università si lamentano che non appena hanno finito la triennale, subito hanno iniziato la biennale e non hanno avuto tempo di riposarsi, ma BEATI VOI che almeno avete qualcosa da fare! Io non so se corrisponda a verità o sia solo il parto della mia mente, ma al momento mi sento veramente galleggiare nel vuoto, con amicizie che non reputo tali, un lavoro da trovare al più presto e soldi da portare regolarmente a casa, quando fino ad ora mi sono limitato a lavorare saltuariamente: è un bel cambiamento, non c'è che dire, non pensavo fosse così. Forse sono solo troppo pigro e fraccomodo. Non sono fatto per le incertezze, mi blocco quando ce ne sono, mi fermo, faccio prima il punto di tutta la situazione, delle variabili, annessi e connessi, e poi riparto, ma nel frattempo perdo tempo e mi danno, come ora. Cazzo un po' di iniziativa! Ok, ok, torno a Napoli e faccio faville, lo so già: basta volerlo e impegnarsi. Ma si, ci credo.
Buonanotte blog.
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