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Colloquio time

E così anche io, da oggi, mi sono concretamente affacciato sul mondo del lavoro. Un capolino timido timido, a dire il vero: sono stato selezionato per un colloquio e oggi ero in quel di Napoli a colloquiare. Domani mi fanno sapere; da come ho capito, è la prassi che in caso di "richiamata", allora uno è stato scelto ("Giuseppe, non sei stato eliminato!"), se non ti richiamano, cazzi tuoi. Ho disperato bisogno di lavorare, anche se mi scombussolerebbe un po' l'acquisito assetto fancazzista. Se non mi richiamano, non mi rimane che continuare a cercare - tutti insieme: "in bocca al lupo, Pepe'!!!". Sperem.
La mia permanenza in questa gabbia di matti altresì chiamata"casa dei genitori" sta' per volgere al termine: entro il 7 sarò di nuovo a Napoli, tra studio per gli esami - a febbraio mi devo spaccare il culo, l'ho detto e lo farò! - e (si spera) un lavoro al quale abituarmi e da far convivere con lo studio. Non vorrei aver fatto una cazzata, rischiando di allontanare la laurea, ma alla fine è una sfida e la voglio accettare. Staremo a vedere.

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Serata apatica, ho studiato tutta la giornata - e ora conosco a menadito l'evoluzione sociale ed economica dei gruppi neolitici da quando razzolano in bande agli insediamenti protourbani - e stasera ho guardato qualche puntata di Sex and the City. Mi sento un po' inutile, avete presente? Bah. Spero nel sonno rifocillatore. 'Notte.

Ragazzo (sic!) #6 (sì, e un po' di cose sparse)

Domani secondo appuntamento col 40enne. Insomma, quanto conta l'età? E quanto la voglia di trovare qualcuno che ci capisca? Ma soprattutto, riuscirò mai a non crearmi aspettative? Non ci conosciamo nemmeno e già sto a pensare che, se dovessimo creare qualcosa, lui poi fra 20 anni ne avrà 60 e io 46, cioè io sarò al punto in cui lui è ora e lui, boh, non me lo immagino. Ma poi, dopo 20 anni passati insieme, quanto potrebbe mai importare la differenza d'età? Forse ho solo egoisticamente paura di rimanere solo anzitempo, con una vita di ricordi davanti agli occhi e i giorni della vecchiaia ancora tutti lì. No, non è questo che voglio, passare la vecchiaia da solo. Qualcuno ha mai letto " New York New York "? Tutto molto romantico, ma alla fine il cuore mi si stringe al pensiero della solitudine. Che poi sarebbe anche quello che mi darebbe la spinta ad abbassare le difese, se trovassi uno con cui riuscire a legare. Una risposta alla solitudine che potrebbe finire in soli