Lamentarsi è lo sport preferito dei componenti della mia famiglia: ognuno preso a pensare che lui e solo lui è quello che sta male, e gli altri si lamentano inutilmente. Eppure ho come il ricordo che lo spirito familiare debba essere collaborativo, non egoistico... sarà per questo che le famiglie, checché ne dica il papa, si sfasciano?
Sono tornato da un'ora da un giro con la mia Amicazza, solito giro per la piazza, il corso, puntatina al negozio etnico - dove ho acquistato un simpatico bracciale in cuoio, già penso a quando puzzerà a mille pesti! :-( - e via a prendere un calzone/gelato/drink/fetta di pizza da qualche parte, altri 5 minuti di passeggiata e via a casa. La cosa sarebbe anche terribilmente noiosa se non fosse per la compagnia. Ma oggi, sorpresa! Saliamo su Agropoli alta (il promontorio di Agropoli che ospita la cittadina medievale) e guardiamo il panorama (oserei dire "come al solito"). Facciamo per scendere e un gruppo di sgallettate ci passa davanti, turisti - sembrava del napoletano - che si fanno la foto ricordo nel centro storico ("come al solito") e scendono per gli scaloni festanti e gioiosi, direi proprio gayi. La vista di questa allegra combriccola (con annessa ragazza - lella? - a seguito) mi ha un po' rattristato: vorrei anche io una compagnia ricchiona, ma fino a...
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