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È ora di andare a dormire e sto ancora qui davanti al pc. Non voglio andare a dormire. Poi domani dovrei svegliarmi ed affrontare un altro giorno. A questi livelli di apatia non ero mai giunto e sinceramente ho un po' paura.

La situazione economica è sempre peggiore, sto facendo la PEP per colpa di una disattenzione con il ragazzo HIV+ col quale mi sto frequentando, il tedesco mi scoraggia sempre più e mi sento sempre più un coglione, gli amici di Francoforte non si fanno sentire se non sono io a contattarli - quindi a questo punto anche un gran "VAFFANCULO" -, quelli italiani hanno problemi loro, come si fa a fare un Referat?, non ne ho idea e ne devo fare uno per ogni corso che sto seguendo, il medio egiziano, ma chi me lo ha fatto fare?, chi me lo ha fatto fare proprio di lasciare il lavoro, smettere di vegetare dove stavo e iniziare una cosa per cui boh ho davvero interesse?, il problema è sempre che non so cosa voglio fare, non mi vedo da nessuno parte nel mio futuro, a fare cosa, poi, boh, se capissi che voglio fare, anche capire che la mia vita la passerei felice a raccogliere patate, almeno quella sicurezza sarebbe meglio di questa apatica solitudine del cazzo, alla fine ho paura che stia frequentando il tipo perché in fondo che me ne frega di che fine farò?, di una morte devo morire e perché devo augurarmi che sia quanto più lontano possibile se mi si prospetta la reiterazione di giorni dopo giorni, senza una meta?, mi faccio pietà da solo, cazzo, alla fine che ci vuole a rimettersi in carreggiata, trovare un lavoro, guadagnare qualcosa, confrontarsi con le proprie incertezze, mah, il fatto è che avere tutti questi cambiamenti insieme mi ha spiazzato, non so da dove cominciare, e pure quelli che mi sarebbero dovuti stare vicino si fanno prendere dai 5 minuti e sta' a vedere che lo stronzo sono io che ho paura del futuro, sta' a vedere che l'amicizia che credevo ci fosse è solo nella mia testa, ma lo sapevo già, eh, alla fine ho cercato di non vedere, ma i nodi vengono al cazzo di pettine, sono stanco, tutto qui, vorrei dire che non me lo merito, ma alla fine chi sono io per esigere credito dagli altri?, solo che qua l'empatia è una cosa sconosciuta, l'amicizia meno sincera di quanto dovrebbe, e sul serio l'essere fico è l'unico criterio, un altro VAFFANCULO ce lo metto anche qua, basta, sul serio, che 'sto periodo di merda finisca, non ce la faccio più, avete presente quando avete esaurito tutte le forze, provate a tirarvi su in qualsiasi modo, ma ogni volta arriva un nuovo cazzo e ristabilisce il progresso a zero e in più si aggiunge ai cazzi per la testa che già si hanno?, ma a me chi me lo dice di frequentare uno che è HIV+, perché non me ne scelgo uno carino che dice che mi ama e mi mette le corna come tutti gli altri e vivo senza paranoie per la mia salute, ma perché mi devo complicare la vita? stavo tanto bello in ufficio a non fare un cazzo, con colleghi incompetenti, capigruppo coglioni così come i manager, ad andare in palestra come unica valvola di sfogo e a vanificare tutto mangiando poi l'impossibile, sì, sì, bel periodo pure quello, ma che cosa devo cambiare nella mia vita perché vada bene?, io mi ripeto che andrà meglio quando avrò finalmente un lavoro stabile, così migliorerà anche il mio umore e non vedrò tutto nero, ma la cosa che mi fa più male è l'indifferenza delle persone che credevo amiche, e quelle che mi sono rimaste vicino mi dispiace pure caricarle di tutti i pensieri negativi che ho, povere, sono contento che almeno loro ci siano, non posso mostrarmi troppo negativo, altrimenti poi scappano, o magari no, magari rimangono a darmi una mano, hai visto mai che l'amicizia e l'empatia abbiano un ruolo, che patetico che sono, ma io seriamente non ce la faccio più, dove sta quello che mi incontra, vede quanto sono interessante e mi tira fuori dal pozzo?, che poi diciamocelo io sono poco interessante, non eccelgo in nulla, sono legato alle mie routine, soprattutto quando avverto di stare in pericolo, quindi ora che non so come arrivare al giorno successivo sono praticamente un pezzo di granito fossilizzato in quei comportamenti che mi danno sicurezza e non ho spazio per altro, non riesco a pensare a come organizzarmi per uscirne e sopravvivere, ma perché nessuno lo capisce, io ho ancora un minimo di orgoglio e non vado da quelli che dovrebbero essere i miei amici e ancora non mi hanno manco chiesto "com'è a Mainz?" e gli racconto quello che mi passa per la testa, non se lo meritano, ma io per favore ho bisogno di un'anima che mi caghi, cazzo, qualcuno a cui poter raccontare che non mi sento bene e ho paura e se avessi contratto l'hiv, proprio sdoppiamento di personalità, vuoi bene al tuo probabile carnefice, ma io non sto bene con la testa, chi cazzo me lo fa fare?, 'ste medicine della PEP mi fanno due occhiaie antiestetiche COSÌ e sono sempre al bagno, in più stanco e debole, ma quanto deriva dalla medicina?, e poi devo pure mangiare ogni volta che prendo le pillole, quindi metti la sveglia alle 4 di notte, svegliati, bestemmia tutti i santi e la tua stupidità, mangia qualcosa, prendi la pillola che ti distrugge lo stomaco e non è manco detto che sarà efficace che qui si parla sempre e solo si probabilità e mai di certezza e poi prova a riaddormentarti, e cerca di non far ricadere la colpa su di lui, ché almeno lui ti caca e hai uno che ti manda un cazzo di whatsapp e ha voglia di guardare un film con te, cazzo qua potrebbero passare le settimane e nessuno di farebbe sentire, se non mi facessi sentire io,  già era difficile tenersi in contatto a francoforte con 'sta gente, figurati ora che sto proprio in un'altra città a ben mezz'ora di treno, troppo lontano, non ragiono, lo so, è un misto di sfogo dell'astio che ho nei confronti di quelli che credevo amici e un modo per esprimere finalmente le mie paure e quello che sento, che alla fine è in effetti un misto fra le due cose, diciamo che alle paure per il futuro e il trasloco e l'uni e il lavoro e il tedesco si sono aggiunte le defezioni e io sto semplicemente impazzendo, mi sento come se avessi parlato in questi mesi al vento e, per carità, se ti senti male, non vogliamo sentire, a noi ci piaci solo quando fai lo splendido, i tuoi problemi tieniteli per te!, poi dici che cosa ho concluso in questi anni, mah, proprio un cazzo a quanto pare, bello, continua così e lasciati morire, eh, Giuse', ché tanto qualche pensiero già ce lo hai fatto, ma sei coglione o che cosa? Impegnati, studia, cerca lavoro più assiduamente, alla fine devi contare su te stesso e qualcuno che ti è rimasto amico ce l'hai, non sei solo, devi imparare a non lasciarti abbattere dalle avversità, scheiß drauf, ma non sono le avversità che mi abbattono, cioè, anche, piuttosto però sono le persone che mi hanno deluso ad abbattermi o forse boh, non lo so, è troppo per me, voglio solo mettermi a letto e tenermi occupato a non pensare finché prendo sonno, domani continuare a tenermi occupato fino a sera e così via, male non fa, magari solo a me, ma chissene, buonanotte

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Serata apatica, ho studiato tutta la giornata - e ora conosco a menadito l'evoluzione sociale ed economica dei gruppi neolitici da quando razzolano in bande agli insediamenti protourbani - e stasera ho guardato qualche puntata di Sex and the City. Mi sento un po' inutile, avete presente? Bah. Spero nel sonno rifocillatore. 'Notte.

Ragazzo (sic!) #6 (sì, e un po' di cose sparse)

Domani secondo appuntamento col 40enne. Insomma, quanto conta l'età? E quanto la voglia di trovare qualcuno che ci capisca? Ma soprattutto, riuscirò mai a non crearmi aspettative? Non ci conosciamo nemmeno e già sto a pensare che, se dovessimo creare qualcosa, lui poi fra 20 anni ne avrà 60 e io 46, cioè io sarò al punto in cui lui è ora e lui, boh, non me lo immagino. Ma poi, dopo 20 anni passati insieme, quanto potrebbe mai importare la differenza d'età? Forse ho solo egoisticamente paura di rimanere solo anzitempo, con una vita di ricordi davanti agli occhi e i giorni della vecchiaia ancora tutti lì. No, non è questo che voglio, passare la vecchiaia da solo. Qualcuno ha mai letto " New York New York "? Tutto molto romantico, ma alla fine il cuore mi si stringe al pensiero della solitudine. Che poi sarebbe anche quello che mi darebbe la spinta ad abbassare le difese, se trovassi uno con cui riuscire a legare. Una risposta alla solitudine che potrebbe finire in soli